Nella vicenda tragica di Eluana, che ha scosso in modo profondo il nostro Paese, tanto e' stato detto, fatto e non fatto. Vi invito a leggere questo articolo di Claudio Magris, di cui riprendo il titolo, che ho trovato molto bello, perche' riesce a colgliere appieno, senza retorica o integralismo, il "problema". Dovrei forse chiamarlo Problema con la P maiuscola, perche' di fronte a situazioni simili siamo tutti frastornati, e anche chi ha fede, o presume di averla, non puo' che vedere la realta' della morte, o della fine di una vita, come attraverso un velo, in modo impreciso, indefinito, difficile da decifrare.
L'articolo lo trovate all'indirizzo qui.
http://
www.corriere.it/editoriali/09_febbraio_10/claudio_magris_eluana_una_persona_un_paese_be8f4ed8-f73b-11dd-8e36-00144f02aabc.shtmlLa domanda che mi faccio dopo questa lettura e' se il "buon senso" di cui si parla esiste veramente. Mi chiedo se forse e' un concetto troppo debole, soggettivo, prono a deviazioni culturali, per affrontare una simile questione. Non ho una risposta, ma questo potrebbe essere un punto di contatto tra Guelfi e Ghibellini, che in Italia sembrano avere posizioni inconciliabili e strumentali. Scendiamo tutti dalla cattedra di chi ha la verita' in tasca, perche' sappiamo benissimo che non e' vero. Mettiamoci invece umilmente alla ricerca della verita', ricerca che non avra' mai fine finche' ci sara' vita nei termini accidentali che conosciamo.